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Nonostante i migliori sforzi di Magnetic Fields, la formazione stellare continua in 30 Doradus

Sep 28, 2023Sep 28, 2023

di Anashe Bandari

Una nuova ricerca dell’Osservatorio Stratosferico per l’Astronomia Infrarossa (SOFIA) ha dimostrato che i campi magnetici in 30 Doradus – una regione di idrogeno ionizzato nel cuore della Grande Nube di Magellano – potrebbero essere la chiave del suo comportamento sorprendente.

La maggior parte dell'energia in 30 Doradus, chiamata anche Nebulosa Tarantola, proviene dal massiccio ammasso stellare vicino al suo centro, R136, che è responsabile di molteplici, giganteschi gusci di materia in espansione. Ma in questa regione vicino al nucleo della nebulosa, entro circa 25 parsec da R136, le cose sono un po’ strane. La pressione del gas qui è inferiore a quanto dovrebbe essere vicino all'intensa radiazione stellare di R136 e la massa dell'area è inferiore a quanto previsto affinché il sistema rimanga stabile.

Utilizzando la Airborne Wideband Camera Plus (HAWC+) ad alta risoluzione di SOFIA, gli astronomi hanno studiato l'interazione tra i campi magnetici e la gravità in 30 Doradus. I campi magnetici, si scopre, sono l'ingrediente segreto della regione.

Il recente studio, pubblicato su The Astrophysical Journal, ha scoperto che i campi magnetici in questa regione sono allo stesso tempo complessi e organizzati, con grandi variazioni nella geometria legate alle strutture in espansione su larga scala in gioco.

Ma in che modo questi campi complessi ma organizzati aiutano 30 Doradus a sopravvivere?

Nella maggior parte dell’area, i campi magnetici sono incredibilmente forti. Sono abbastanza forti da resistere alle turbolenze, quindi possono continuare a regolare il movimento del gas e mantenere intatta la struttura della nuvola. Sono anche abbastanza forti da impedire alla gravità di prendere il sopravvento e di far collassare la nuvola in stelle.

Tuttavia, il campo è più debole in alcuni punti, consentendo al gas di fuoriuscire e gonfiare i proiettili giganti. Man mano che la massa di questi gusci cresce, le stelle possono continuare a formarsi nonostante i forti campi magnetici.

Osservare la regione con altri strumenti può aiutare gli astronomi a comprendere meglio il ruolo dei campi magnetici nell'evoluzione di 30 Doradus e di altre nebulose simili.

SOFIA era un progetto congiunto della NASA e dell'Agenzia spaziale tedesca presso DLR. DLR ha fornito il telescopio, la manutenzione programmata dell'aereo e altro supporto per la missione. L'Ames Research Center della NASA nella Silicon Valley in California ha gestito il programma SOFIA, la scienza e le operazioni di missione in collaborazione con l'Universities Space Research Association, con sede a Columbia, nel Maryland, e l'Istituto tedesco SOFIA presso l'Università di Stoccarda. L'aereo è stato mantenuto e gestito dall'Armstrong Flight Research Center Building 703 della NASA, a Palmdale, in California. SOFIA ha raggiunto la piena capacità operativa nel 2014 e ha concluso il suo volo scientifico finale il 29 settembre 2022.